La lezione del 10 marzo è stata dedicata alla festa del papà e quindi a S. Giuseppe. Per cui abbiamo fatto le zeppole sia al forno che fritte….squisite zeppole ripiene di crema pasticcera con l’aggiunta di un’amarena e zucchero a velo…una delizia! Poi abbiamo fatto i Maritozzi, un pezzo forte della nostra pasticceria romana. Noi li conosciamo come un dolce da colazione o come il classico dolce di mezzanotte come il cornetto che i ragazzi all’uscita dei locali gustano nei posti rinomati di Roma, ma non tutti sanno che…..questi dolci si diffusero già nel medioevo e tradizionalmente venivano preparati nel periodo Quaresimale, in cui si era soliti digiunare e mangiare questi dolci per darsi un pò di sostentamento! Non prevedevano, ovviamente, l’uso di panna ma solo uvetta, o pinoli o frutta candita.
Esiste una filastrocca che si cantava tra un morso e l’altro del maritozzo……è in dialetto:
Er primo morso è pè li presciolosi; (il primo morso è per i frettolosi)
er siconno pè li sposi; (il secondo per gli sposi)
er terzo pè li innamorati;
er quarto pè li disperati
Insomma li faremo in tutte le versioni! Eppoi abbiamo fatto, visto che ci avviciniamo alla Pasqua, le ciambelline pasquali. Ottime ciambelle secche ricoperte di bianca glassa di zucchero decorata con confettini colorati
Guardate un pò voi!